Il discorso del presidente Donald Trump a Davos, dall’attacco al green deal fino alla guerra in Ucraina: ecco cosa ha detto.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto il suo debutto internazionale intervenendo in videocollegamento al World Economic Forum di Davos. In un discorso dai toni decisi, accolto con applausi, il Tycoon ha toccato diversi temi cruciali.
“E’ stata una settimana storica per gli Stati Uniti. E’ iniziata l’età dell’oro” ha dichiarato con enfasi, come riportato dall’Ansa, sottolineando che la sua amministrazione rappresenta un cambio di rotta rispetto alla precedente.
Donald Trump, il discorso al World Economic Forum di Davos
Il presidente Usa Donald Trump ha esordito parlando di economia interna, promettendo una politica di tagli fiscali e incentivi per le imprese che decideranno di mantenere la produzione sul suolo americano.”Il mio messaggio alle aziende è chiaro: producete in America. Se non lo farete, dovrete pagare i dazi“, ha affermato con decisione.
Il neopresidente ha annunciato anche un ambizioso piano di investimenti sauditi negli Stati Uniti. “L’Arabia Saudita investirà 600 miliardi negli Stati Uniti“, una cifra che mira a consolidare il rapporto economico tra i due paesi e sostenere il rilancio dell’economia americana.
Il tema dell’energia è stato uno dei fulcri del discorso. Ha attaccato frontalmente l’industria green definendola “un imbroglio” e ha ribadito il diritto dei cittadini a scegliere liberamente i propri mezzi di trasporto. “Lasceremo che la gente compri le auto che vuole“, ha dichiarato, in netta opposizione alle politiche di transizione ecologica promosse da altri leader mondiali.
Parlando della crisi tra Russia e Ucraina, ha fatto un’osservazione che ha suscitato dibattiti: “Se il petrolio costasse meno, la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente“.
La migrazione e il Medio Oriente
Sul fronte migratorio, Donald Trump ha ribadito la necessità di contrastare l’immigrazione irregolare al confine con il Messico, definendola “un’invasione“. “Abbiamo dichiarato l’emergenza nazionale al confine” ha spiegato.
Infine, ha rivendicato il ruolo della sua amministrazione nel favorire un accordo diplomatico a Gaza. “Prima ancora di entrare in carica io e il mio team abbia negoziato un accordo a Gaza che senza di noi non sarebbe mai avvenuto, lo sanno tutti ormai“, ha affermato con orgoglio.
